I circoli Acli di Caleppio e Settala festeggiano i loro 65 anni di impegno sul territorio con un libro a cura del prof. Leondi

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I circoli Acli di Caleppio e Settala festeggiano i loro 65 ANNI di impegno sul territorio con la pubblicazione del volume “Storia di Settala” a cura del prof. Sergio Leondi, che sarà presentato alla cittadinanza venerdì 1 maggio alle 10, presso l’Auditorium Comunale, in Via Verdi, 10 a Settala.
Seguirà un rinfresco. In allegato la locandina con i dettagli.

Presentazione e un po’ di storia:
Perché questa pubblicazione? Prima di tutto, è un libro che non esiste ancora, a differenza dei paesi vicini, che lo hanno già realizzato. Secondo, perché ora che abbiano raggiunto quota 7.500 abitanti, i nuovi arrivati devono sapere dove sono finiti a vivere.

La caratteristica delle Acli nei nostri piccoli  paesi dove ci si conosceva tutti era quella di fare le cose insieme. La sede del Circolo, per esempio, a Caleppio venne costruita nel tempo libero in economia col lavoro volontario e gratuito di tutti. Gli iscritti erano i capifamiglia, ed appartenevano a tutti i ceti sociali e rappresentavano tutti i partiti politici allora esistenti: democristiani, comunisti e socialisti. Il bar era il luogo di incontro e ricreazione, frequentato da più generazioni: ragazzi, giovani, adulti e vecchi. Era una scuola di vita: le discussioni mentre si giocava a carte, a biliardo o a bocce, erano ascoltate e commentate ad alta voce, abituavano a pensare e a confrontarsi. Il Gestore rappresentava il Presidente del Circolo e doveva rispettare il regolamento e le deliberazioni del Consiglio Direttivo in materia di prezzi e decoro del locale.
La saletta di fianco era destinata ai Servizi di Patronato, riunioni, e incontri, Assemblee di Condominio. Le Acli davano ospitalità anche al Gruppo Sportivo, ai Combattenti e Reduci, al Milan Club, al Club Ferrari.
Eravamo diventati un punto fisso. La sede veniva usata anche, in mancanza di spazi pubblici adeguati, per Faccia a Faccia coi i candidati sindaci per le elezioni: allora non c’era l’aria condizionata: finestre aperte, sudore, fumo, “voce!”, accesi interventi dal pubblico.
Caleppio allora non aveva ancora le strade asfaltate, le fognature, i marciapiedi, i lampioni della luce. Diventammo i portavoce delle esigenze della popolazione, esprimendo al Comune i disagi e le sofferenze degli abitanti. Il semaforo sulla Cerca, l’Ambulatorio medico, per esempio, furono ottenuti con mobilitazioni condivise.
L’arrivo dei primi nuovi immigrati dal Veneto, dal Bresciano, dal Cremonese, e da Centro e Sud Italia, venuti a cercare lavoro, prima nelle cascine, e, poi, nelle fabbriche insediatesi nel Comune, cambiò faccia ai nostri tre paesi. Le Acli, nel loro  piccolo, favorirono l’integrazione, anche attraverso la costruzione di case di edilizia economica e popolare in Cooperativa.
L’attività attuale si può riassumere  in due parole: azione e formazione. L’Azione è rappresentata dal Centro Servizi, che ha sostituito il vecchio Segretariato Sociale, che si occupava soprattutto di Pratiche di Pensione.
Il Presidente Pietro Rolla, detto “Tino”, ne ha la responsabilità, e garantisce un’assistenza fiscale e di rapporto con gli Enti Pubblici organizzata in maniera efficiente ed apprezzata. La creazione delle Cooperativa di Lavoro Opis completa il quadro con l’offerta di  possibilità di occupazione femminile in un momento di particolare difficoltà.
I momenti di Formazione di una coscienza di impegno sociale sono gestiti dal Segretario Alberto Allevi, che organizza ogni anno nel Centro Polivalente Falcone e Borsellino di Caleppio Incontri Pubblici con Dibattito  su temi di attualità. Memorabili quello con Il Magistrato Piercamillo Davigo sulla Corruzione, e quello con Don Gino Rigoldi sul Disagio Giovanile, che ha portato il Comune ad istituire il Centro di Aggregazione “Spazio Ragazzi”.
Abbiamo conosciuto lo storico locale Prof. Sergio Leondi, abbiamo apprezzato i Volumi che ha scritto per conto dei Comuni a noi vicini, Mediglia e Colturano gli ultimi, e lo abbiamo messo in contatto con l’Amministrazione Comunale di Settala, a cui ha presentato la sua proposta per la realizzazione della Storia del Comune. Purtroppo  i tagli imposti dai nuovi vincoli di Bilancio non hanno reso possibile il buon esito dell’impresa.
E qui ritorna il ruolo di supplenza che tanto aveva contribuito alla crescita della nostra Comunità: Il nostro contributo questa volta è culturale. Non lasciamo cadere l’impresa. Ce ne facciamo carico noi.
Il lavoro del  Professor Leondi è stato come suo solito meticoloso e appassionato. In verità, mano a mano che procedeva nella ricerca e nella stesura dei capitoli, la dimensione originariamente prevista in 350 pagine, è lievitata a 500. Comprese le foto, che rendono più piacevole la lettura, perché ” Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo: è più potente di pagine e pagine scritte.”  Ne abbiamo scovate parecchie e renderanno ancora più apprezzata la comprensione del testo.
Buona lettura, cari concittadini, vecchi e nuovi; siamo contenti di essere riusciti a farvi avvicinare alla Storia del paese in cui siete venuti ad abitare. Non è più possibile conoscerci di persona un per uno, ma, come disse un Maestro ….. non è mai troppo tardi per sentirsi parte di un tutto….
E vale per voi quello che vale anche per noi: “un’Associazione vive nella misura in cui i suoi associati la considerano una parte importante della propria vita”. Lo stesso è per la Comunità.

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